Un mercato in costante ascesa. Finalmente anche il mondo occidentale sta capendo l’importanza dei massaggi, una pratica così semplice e al contempo così salutare per il nostro organismo. Parleremo stavolta dell’importanza del massaggio drenante, di quando è necessario farlo e di quando, invece, potrebbe avere delle controindicazioni. Questo particolare tipo di massaggio è utilizzato per smaltire la ritenzione idrica in eccesso all’interno del nostro corpo, soprattutto delle gambe. Infatti, in parole povere, il massaggio drenante è uno dei modi più accreditati per ridurre la cellulite su alcune zone del corpo delle donne; sulle gambe in primis, ma in alcuni casi questo tipo di massaggio può essere utilizzato anche su viso, addome e braccia.
La cellulite, o la ritenzione idrica, è un problema atavico per le donne, ma la vita quotidiana degli ultimi tempi sta addirittura peggiorando alcune dinamiche: restare seduti a lungo su una sedia, bere poca acqua, avere una alimentazione non sempre troppo corretta può portare a problemi di cellulite. Migliorare il proprio stile di vita dovrebbe essere una conditio sine qua non, ma qualora il problema non dovesse risolversi può essere necessario sottoporsi a una serie di massaggi drenanti. Pratica che oltre ai problemi di ritenzione idrica può rivelarsi davvero perfetta per eliminare tutte le scorie e le tossine che il nostro corpo produce. Eppure, sembra quasi strano dirlo, anche il linfodrenaggio può avere delle controindicazioni e quindi, pur trattandosi di una pratica assolutamente naturale, è sempre bene prima di ogni seduta sincerarsi del proprio stato di salute e assicurarsi di poter sottoporsi a tale massaggio. Le controindicazioni del linfodrenaggio possono essere divise in due grandi categorie: le controindicazioni assolute e relative. Le prime sono quelle patologie come tumori maligni, infiammazioni acute, edema cardiaco, la trombosi venosa profonda e lo scompenso cardiaco, e tutte quelle malattie che non consentono una vita normale, in tal caso questo tipo di massaggio potrebbe avere soltanto effetti negativi. Le controindicazioni relative, invece, sono le infiammazioni croniche, i tumori trattati, i disturbi tiroidei, l’asma bronchiale, lesioni precancerose cutanee, ipotonia e distonia vegetativa; ovvero una serie di patologie momentanee che potrebbero rivelarsi nemiche del massaggio drenante, ma non vita natural durante.
Ci sono anche altri casi in cui un massaggio drenante potrebbe avere più controindicazioni che effetti benefici, come ad esempio quelle donne che soffrono di fastidiose alterazioni pressorie (come ad esempio gli episodi di pressione bassa o di ipertensione arteriosa), oppure semplicemente le donne indisposte: è sempre molto consigliato non sottoporsi a sedute di linfodrenaggio nei giorni di ciclo mestruale. Per il resto, invece, i benefici del massaggio linfodrenante sono molteplici: chi non è affetto da le patologie sopra indicate potrà abbandonarsi agli effetti positivi di tale trattamento, e migliorare in primis la circolazione sanguigna. Per tale ragione il linfodrenaggio è utilizzato soprattutto per il trattamento degli edemi, soprattutto quelli che si vengono a creare a causa dell’accumulo in eccesso del cosiddetto liquido interstiziale: ma fate attenzione, il massaggio drenante non è miracoloso, esistono anche casi in cui le cause di questo accumulo di liquido non sono risolvibili con un semplice massaggio ed è quindi sempre necessario rivolgersi a un esperto prima di lanciarsi in pericolose autodiagnosi. Pur essendo solo un massaggio, infatti, il linfodrenaggio agisce su cute e sottocute, senza interessare direttamente le fasce muscolari, per tale ragione infatti, alcuni puristi dei massaggi non considerano tale pratica neanche propriamente ascrivibile nel grande gruppo dei massaggi.